“Emigrantes di Aldo Fabrizi, un reportage sulla misera dell’Italia postbellica e sull’emigrazione di massa”, questo il titolo di un articolo di Simone Sperduto pubblicato nell’edizione di aprile 2023 (a pagina 3) del mensile ‘L’Araldo della lingua e della cultura italiana nel mondo’. Quando si vede ‘Emigrantes’ di Aldo Fabrizi si compie un viaggio a ritroso nel tempo, tuttavia non si entra semplicemente in una storia cinematografica. Qui possiamo dire che si varca la soglia di un reportage: senza mezzi termini la pellicola conduce per mano lo spettatore nella miseria socio-economica di un’Italia appena uscita dal secondo conflitto mondiale. È la storia di un’umile famiglia romana, trasteverina, che si trasferisce in Argentina. Nella pellicola si fa però cenno, con encomiabile coraggio, anche a un tema relegato a tabù per i decenni a seguire in un’Italia incapace di fare i conti con se stessa. È la questione dei profughi istriani: una verità scomoda che sarà, con deplorevoli colpe politiche, negata per troppo tempo alla memoria storica del Belpaese.
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